Una storia
dalle radici profonde
La Cantina Atha Ruja Poderi di Dorgali nasce nei primi anni ‘90, dalla condivisione del sogno di Pietro Pittalis e Annita Salis.
Questa storia, come tutte le più belle, non ha avuto il percorso lineare dei filari dei vigneti, non è stato un “amore a prima vista”, ma l’elaborazione di una tradizione di viticoltori ricca di due generazioni di storia.
Dopo un’infanzia in cui sia Pietro che Annita imparano a conoscere e ad amare i profumi e la tradizione vitivinicola, così radicata nella Sardegna centro orientale, le loro vite prendono altre direzioni affermandosi il primo nel campo dell’imprenditoria e la seconda della medicina.
Ma i ricordi mai sopiti di quel periodo e la passione che li accompagnava, li spingono, agli inizi degli anni ’90, a riappropriarsi delle loro origini e a dedicare tempo e risorse nella realizzazione dell’azienda Atha Ruja Poderi.
Insieme all’Enologo Dott. Marco Bernabei, figura essenziale per lo sviluppo, la crescita e la qualità dei vini, intraprendono quest’avventura con lo stesso entusiasmo di quando da bambini raccoglievano l’uva della vendemmia sui piccoli cesti di incannucciato. I cesti, depositati nei tini in legno di ginepro e adagiati nei carri trainati dai gioghi di buoi, si avviavano infine in cantina per la lavorazione.
Come Nasce un Grande Vino
Non è una sorpresa: è il risultato di anni di esperienza, dedizione e passione.
Una filosofia dice che il buon vino nasce in vigna: è vero. Ma è vero anche che una buona vendemmia deve essere gestita con sapienza una volta arrivata in cantina.
Dopo un’attenta cernita dei grappoli, raccogliamo le uve in piccole casse durante le ore fresche del giorno e dedichiamo le ore serali alla vinificazione.
L’uva viene poi fatta fermentare in piccole vasche d’acciaio per diversificare in maniera ottimale le varie partite. Questa fase è caratterizzata da rimontaggi e regolari délastages, che contribuiscono a regolare la fermentazione delle bucce per l’estrazione della carica fenolica.
Dopo le 3/4 settimane di fermentazione si procede ad una delicata pressatura delle bucce, ed il vino subisce una prima fase di riposo e decantazione.
Successivamente, il vino giovane viene introdotto nelle sale di maturazione ed elevazione dove, a seconda della destinazione, affinerà in vasca d’ acciaio, in barriques oppure tonneaux di rovere francese, di provenienza e caratteristiche diverse per tonnelleria, bosco, stagionatura e tostatura del legno.
La diversa tostatura del legno darà nel tempo quei sentori, profumi e trama di tannini caratteristica.
La fermentazione malolatica avviene invece in botte. Il rigore e la scienza sono il nostro vivere quotidiano: tutte le fasi, dalla raccolta dei grappoli ai processi di fermentazione e maturazione, vengono costantemente monitorati grazie a protocolli interni per il controllo Qualità, con il supporto del nostro enologo e di laboratori esterni di analisi.

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Viticoltura Sostenibile
Il segreto di un grande vino
Fare viticoltura sostenibile significa rispettare l’equilibrio dell’ecosistema. Secondo la nostra filosofia un “grande vino” nasce prima di tutto dalla passione per il proprio lavoro, che guida l’intuito e il talento necessari al conseguimento degli obbiettivi di eccellenza.
Ma non solo, occorre amare intimamente la natura per poterle chiedere una rispettosa intesa e ottenere i suoi frutti; non si deve sfruttare eccessivamente la generosità della terra oltre quello che può naturalmente concederci.
Spesso alla generosità delle viti deve corrispondere un ragionevole diradamento che riporti le piante stesse al loro equilibrio ideale perché cosi si rende alla natura ciò che ci voleva dare di più.
Quello che rimane è certamente il frutto magico che contribuisce a creare un grande vino.